Solicited Corporate Credit Rating per BORA SPA: B1 (Affirm)
modefinance ha pubblicato sul sito l'aggiornamento del Corporate Credit Rating (Solicited) di BORA S.P.A. assegnando il giudizio di B1 (Affirm). L’analisi evidenzia come il soggetto presenti una situazione economico-finanziaria adeguata e risulti in grado di fronteggiare avverse condizioni economiche nel medio e nel lungo periodo.
BORA S.P.A. è stata fondata nel 1975 e gestita attualmente dall' Ing. Cristiano Bora, inizialmente occupandosi della progettazione e produzione di stampi e componenti per il settore degli elettrodomestici. Nel corso degli anni, l'azienda ha diversificato la propria attività, concentrandosi sulla più profittevole industria automobilistica, oggi core business che rappresenta oltre il 60% del suo fatturato 2023. Con impianti di produzione in Italia e Polonia, Bora opera in tutta Europa, in particolare in Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna, Germania, Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca e vanta una presenza residua sui mercati extraeuropei come la Turchia.
Key Rating Assumptions
Gli organi di governance e controllo della Società sono adeguatamente strutturati e affiancati da un professionista esterno per la vigilanza ex D.Lgs 231/2001 e da una società incaricata della revisione legale del bilancio d’esercizio. Nel 2024 si registra l’ingresso del Dott. Buldrini L. nel ruolo di CFO con deleghe operative.
La Società evidenzia una situazione economico-finanziaria equilibrata. La flessione del 6% dei ricavi nel 2023, dovuta al calo delle quotazioni dell’acciaio, mentre l’aumento dei costi di produzione ha portato a una riduzione della marginalità dal 9% al 5% e ad una perdita d’esercizio di 0,2 milioni. A dicembre 2023, il patrimonio netto della Società si è attestato a 10,9 milioni, adeguato rispetto alle passività, mentre l'indebitamento finanziario è sceso a 6,7 milioni, mostrando una riduzione di 1,1 milioni dovuta principalmente al rimborso del prestito obbligazionario in scadenza nel 2024. La liquidità è diminuita da 7,4 a 6,5 milioni tra dicembre 2022 e 2023, influenzata da un deposito di breve termine di 1 milione. L'acquisto da parte della società di una quota pari al 35,7% ha causato un assorbimento di liquidità di 1 milione tra dicembre 2023 e ottobre 2024.
Per migliorare la marginalità, il management ha rinegoziato i contratti di vendita nel 2024, includendo fluttuazioni dei prezzi dell'acciaio e di altri fattori come i costi energetici e le spese per il personale. Di conseguenza, il MOL margin è salito al 7% a ottobre 2024 e l'Agenzia ritiene plausibile un rafforzamento della solidità finanziaria della Società, con un miglioramento dell’indicatore di sostenibilità del debito PFN/MOL rispetto al valore di 3,5 di dicembre 2023.
Il peer group evidenzia un miglioramento dei livelli di leverage e di financial leverage, che risultano equilibrati a dicembre 2023. La relazione tra fonti e impieghi risulta si conferma adeguata, mentre la redditività settoriale si attesta su livelli più che soddisfacenti nel 2023.
La produzione mondiale di veicoli ha raggiunto 93,5 milioni di unità nel 2023, registrando un incremento dell'11,9%, trainato dalla crescita in Cina e India. In Italia, la produzione si è attestata a 880 mila unità, in aumento del 10,6% rispetto all'anno precedente. Tuttavia, l'ANFIA stima che entro il 2024 la produzione nazionale e le immatricolazioni di autovetture potrebbero scendere rispettivamente a 0,60 e 1,55 milioni di unità. Le indagini indicano incertezza e pessimismo su fatturato, ordini e occupazione da parte di tutte le categorie di fornitura, ad eccezione degli specialisti dell'aftermarket.
Le proiezioni di crescita per l’area EMEA nel 2024 sono state lievemente riviste al ribasso rispetto a giugno, principalmente per il calo della domanda interna causato da una contrazione dei consumi delle famiglie e degli investimenti da parte delle imprese. In prospettiva, il PIL reale è previsto in ripresa, sostenuto dall’aumento dei redditi reali, da una maggiore domanda estera e dalla riduzione parziale dell’effetto restrittivo della politica monetaria. Questo a seguito della decisione della BCE, a settembre 2024, di ridurre il tasso di interesse sui depositi di 25 punti base, dal 3,75% al 3,5%.
Sensitivity Analysis
Nella tabella seguente vengono riportati i fattori, le azioni o gli eventi che potrebbero portare il giudizio di rating ad un upgrade o ad un downgrade:
Importante
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Il presente rating del credito rappresenta un parere di modefinance sullo stato di salute generale della società oggetto di valutazione ed è opportuno farvi affidamento entro certi limiti. Il rating emesso è soggetto a monitoraggio e revisione fino al suo ritiro.
Contatti
Head Analyst - Carmela Santomarco, Rating Analyst
carmela.santomarco@modefinance.com
Assistant Analyst - Tommaso Viola, Rating Analyst
tommaso.viola@modefinance.com
Responsible for Rating Approval - Pinar Dilek, Rating Process Manager
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